La photographie, le rêve de pouvoir reproduire en série une image, la perte de l'idée d'orginal. Tous les tirages que je peux donner à mes proches sont authentiques. La copie n'existe par; la pellicule l'empêche. [...]

Quello che mi propongo in queste pagine è una breve analisi del debito che Levinas ha nei confronti di Cartesio per quanto concerne l'elaborazione del concetto di infinito in « Totalità e infinito ». [...]

Il metodo Rességuier presenta degli aspetti di grande interesse teorico che implicano un ripensamento dei concetti cardine su cui si basa l’idea di cura e di terapia. Con questo scritto intendo analizzarli per sommi capi in modo tale da approfondire le basi filosofiche su cui tale metodo sembra riposare. Questa analisi ha come obiettivo da una parte un approfondimento del metodo che porti ad una migliore comprensione della sua pratica, dall’altra una riflessione che, partendo dal metodo stesso, vada a interrogarsi sulle idee filosofiche che sono da sempre state alla base della medicina. [...]

Il concetto di “corpo” è evidentemente alla base della pratica medica. Dalla definizione che si sceglie di dare a questo concetto dipende l’idea stessa di medicina e di terapia. È per questo che una riflessione preliminare su che cosa sia il corpo è necessaria per guidare e impostare qualsiasi azione dell’operatore sanitario. [...]

Mi concedo una fantasia, un gioco infantile, nel seguire le note di Mozart senza criteri filigici nigorosi. Queste pagine nascono dalla scelta tra due termini nei quali si gioca l'instabilità stessa del Don Giovanni, il "dramma buffo" : una scelta tra lo "sprofondamento" et la "disseminazione", o forse meglio la "dispersione". [...]

Il Principio di non contraddizione (PNC) così come tradizionalmente inteso sembra minare alla base la possibilità di un'alterità « assoluta », di un'alterità, cioè che non sia in nessun modo riconducibile ad un'ipseità che la conosca. [...]

Bisogna ritenere paradossalmente conclusiva l'ingiunzione di Derrida secondo cui il pensiero dell'Altro come assolutamente altro è legato soltanto ad una prospettiva ebraica? E' possibile sottrarre il discorso levinassiano ad una tale chiusura e aprirlo ad un itinerario attraverso la filosofia di matrice greca? Tornare a riflettere sul discorso di Levinas significa mantenere inalterata la trascendenza, accettarne il richiamo senza però chiuderlo in una interpretazione definitiva: illuminare cioè la radice ebraica con la luce del risvegliato logos greco, dando all'Altro un'ulteriore possibilità di manifestarsi, oltre l'etica, nello spazio filosofico per eccellenza, quello del "terzo", della misura, del linguaggio. Attraverso un lavoro di risemantizzazione del concetto di "riflessione", l'etica proposta da Levinas può essere interpretata come una serie di strutture logiche capaci di ripetere il meccanismo di sottrazione del volto: ci può essere una riflessione che non appiattisca su di sé la trascendenza, ma che garantisca la possibilità di un vero incontro con l'Altro.

Ce n'est pas seulement une expérimentation littéraire, c'est aussi et d'abord un grand texte, une formidable mise en abîme, forgée dans la chaleur italienne (sable, café, barbecue et cigare) et sous la neige montréalaise (flocons suspendus dans l'air, défiant la gravité), une fenêtre ouverte sur le souvenir d'un étudiant en philosophie, né à Florence, amoureux de H., ami de Peppe le poète, qui traverse les frontières sans bataille — c’est volontairement qu’il laisse des minuscules à tout ce qui touche de près ou de loin aux nationalités —, parti vivre à Pise, puis à Paris, puis à Montréal, et qui un jour rencontra Eugen, celui qui devint « personne itinérante » comme on dit au Québec, qui avait quitté la Roumanie dans le but d'atteindre le Canada en se cachant dans le container d'un cargo, qui dissimula ses papiers dans une gare à Belgrade pour échapper à la police, perdit son identité mais pas la volonté farouche de parvenir à ses fins, Eugen qui était fou comme un personnage de Kusturica, et qui compta jour après jour les kilomètres qui le séparaient de son rêve en buvant de la mauvaise bière volée chez Lidl. Réussira-t-il ?